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Corpo Laboratorio Analisi Ospedale Maggiore
Progettazione impianti elettrici e termomeccanici



LABORATORIO ANALISI OSPEDALE MAGGIORE
Società concessionaria GEMMO S.PA.
PROGETTO ARCHITETTONICO E DI COORDIANEMNTO L+PARTENER Milano via Alberto Giussano 21
CONSULENTE PROGETTO STRUTTURALE: MAIN S.P.A. Management & ingegneria
CONSULENTE PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI STEP ENGINEERING S.R.L. ING. Paolo Trapella
CONSULENTE PROGETTO IMPIANTI MECCANICI: STEP ENGINEERING S.R.L. ING. Paolo Trapella
Descrizione lavoro:
STEP ENGINEERING è stata incaricata della progettazione degli impianti elettrici e meccanici oltre al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori e Direzione Operativa delle opere edili ed impiantistiche.
L’intervento di progetto, su edificio esistente, era relativo al completamento di aree interne “al grezzo” ed alla ristrutturazione di aree esistenti. In particolare erano localizzati:
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Nell’ala lunga del monoblocco dove sono stati realizzati un blocco di spogliatoi al piano base e ristrutturato il piano terzo per accogliere il servizio trasfusionale.
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Nell’edificio L ove sono stati realizzati i nuovi laboratori di analisi. L’intervento ha coinvolto aree situate al piano interrato (dove sono stati realizzati gli spogliatoi del personale); gli interi piani, rialzato e secondo, destinati ad accogliere i laboratori; una porzione del piano atrio destinato ad uffici e direzionale. L’altra porzione del piano atrio unitamente al piano primo erano già funzionanti e non sono stati coinvolti, se non marginalmente, per il passaggio di impianti già predisposti.
Tipologia e descrizione degli impianti meccanici
Sono state previste le seguenti tipologie di impianti per le sottoelencate destinazioni:
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Spogliatoi del personale
Edificio L ed ala lunga
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Impianto di termoventilazione invernale a tutt’aria esterna per gli spogliatoi
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Impianto di aspirazione forzata e riscaldamento a radiatori per servizi igienici e docce.
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Laboratori
Edificio L
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Impianto di condizionamento invernale/estivo a tutt’aria esterna senza ricircolo con controllo barico ambiente. In alcuni locali con carichi termici ambiente rilevanti saranno installati terminali ad espansione diretta per integrazione nell’esercizio estivo.
Ala lunga
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Impianto di condizionamento invernale/estivo ad aria primaria con integrazione mediante terminali ad espansione diretta, idonei per funzionare sia in riscaldamento che raffrescamento, indipendentemente dal periodo stagionale, in funzione delle esigenze dei locali.
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Area direzionale (studi, uffici e simili)
Edificio L ed ala lunga
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Impianto di condizionamento invernale/estivo ad aria primaria con integrazione mediante terminali ad espansione diretta, idonei per funzionare sia in riscaldamento che raffrescamento, indipendentemente dal periodo stagionale, in funzione delle esigenze dei locali.
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Servizi igienici delle aree funzionali
Edificio L
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Aspirazione forzata
Ala lunga
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Aspirazione forzata e riscaldamento invernale a radiatori per i locali esposti e/o locali con doccia.
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Depositi di piano
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Riscaldamento/raffrescamento ad aria primaria. Si sfrutterà la quantità d’aria necessaria per la ventilazione.
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Locali frigoriferi
Edificio L
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Aspirazione forzata finalizzata ad asportare il calore generato dalle apparecchiature.
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Per i locali di maggiori dimensioni è prevista anche l’immissione di aria esterna; per quelli minori il solo transito dall’ambiente limitrofo.
Ala lunga
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Impianto di immissione/estrazione di aria primaria con terminale ad espansione diretta idoneo per raffreddamento (o riscaldamento) per tutto il periodo annuale in funzione delle esigenze dei locali.
Per tutte le aree di qualunque destinazione, ove è prevista la presenza di persone, sono stati realizzati impianti di ventilazione forzata, con immissione aria esterna opportunamente trattata nelle quantità previste dalle vigenti normative.
Le nuove centrali di trattamento dell’aria sono ubicate all’interno di vani tecnologici dedicati da dove alimentano i locali afferenti. Una, esistente, è collocata all’esterno.
Sono state installate:
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N. 3 nuove centrali nell’edificio L al piano interrato: una per gli spogliatoi e due per i locali dei piani rialzato, atrio e secondo;
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N. 1 nuova centrale nell’ala lunga al piano terzo che alimenta il semipiano lato est. L’altra porzione di piano sarà servita da una centrale esistente predisposta.
Tutte le centrali sono dotate di recuperatore di calore del tipo a piastre a flussi incrociati. L’umidificazione dell’aria, nel periodo invernale, è ottenuta con iniezione di vapore sterile prodotto mediante impianto centralizzato già esistente alimentato con generatori indiretti di vapore/vapore; la rete di distribuzione, le apparecchiature ed i componenti saranno in acciaio inox.
L’aria viene convogliata agli ambienti con canalizzazioni metalliche in lamiera di acciaio zincato, con la sola eccezione dei condotti di aspirazione delle cappe di laboratorio che sono in PVC nella distribuzione interna ed in acciaio inox in quella all’esterno.
I canali sono in classe 0 di reazione al fuoco; i materiali isolante in classe 1; i raccordi flessibili di classe non superiore a 1.
L’impianto dei laboratori dell’edificio L è ad alta velocità, monocondotto, con cassette di riduzione della velocità. Gli altri impianti sono a bassa velocità e bassa pressione.
L’aria immessa nei laboratori viene filtrata con filtri assoluti EU13 installati sui terminali di distribuzione ambiente. È stato previsto, di conseguenza, un ventilatore ausiliario in serie all’impianto per compensare le maggiori perdite di carico unitamente a dispositivi di regolazione della portata, in funzione del grado di sporcamento e del livello di pressurizzazione ambiente, con regolatori automatici di portata sia in mandata che ripresa. Il regolatore in mandata è del tipo meccanico autoazionato a portata costante; quello di ripresa è del tipo elettronico ed a portata variabile azionato mediante trasmettitore di pressione differenziale tra locale e filtro.
È stato installato un pressostato differenziale su un filtro pilota per segnalare l’intasamento con il raggiungimento del valore di set point. L’impianto di ventilazione assolverà anche le funzioni di controllo della pressione ambiente premesso che:
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Per il funzionamento automatico l’esercizio deve avvenire a porte chiuse in quanto la regolazione è subordinata al gradiente di pressione tra il laboratorio e l’ambiente di riferimento (corridoio);
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La portata d’aria di mandata è congruente con quella di estrazione delle cappe (maggiore o leggermente inferiore nei limiti del 10%)
È quindi, sufficiente ai fini dell’equilibrio barico, regolare la sola portata della ripresa che sarà variabile dal valore nominale fino alla chiusura completa del condotto. Sul canale di ripresa è installato un regolatore di portata elettronico proporzionale. Il trasmettitore di pressione ambiente, al diminuire della pressione, chiude il regolatore di portata per ripristinare il valore di set point (equilibrio) impostato fino alla completa chiusura se necessaria. Allo stesso tempo, un trasmettitore di pressione sul canale principale, a valle del regolatore, mantiene costante la pressione diminuendo la portata della cassetta VAV alla quale afferisce il condotto. Per i locali con le cappe, per i quali potrebbe annullarsi la portata di ripresa, sono stati installati trasmettitori di temperatura in ambiente, anziché’ a canale come per le altre circostanze, per la regolazione delle batterie di zona. I locali saranno, quando praticabile, in leggera pressione positiva per contrastare le infiltrazioni d’aria esterna. I locali con filtri assoluti sono considerati sterili in pressione positiva, i corridoi saranno in pressione positiva rispetto a tutti i locali che si affacciano (esclusi quelli sterili); i locali ove si usano sostanze inquinanti e/o dotati di cappe chimiche, saranno in pressione negativa. Sono stati previsti impianti di estrazione autonomi per le cappe di laboratorio presenti esclusivamente nell’edificio L. In particolare, sono state previste le seguenti apparecchiature:
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Al piano rialzato: una predisposizione per cappa chimica nel settore est; le cappe sterili di fornitura sono a tutto ricircolo senza espulsione.
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Al piano secondo: due cappe chimiche nel settore ovest; due cappe chimiche nel settore est; una cappa sterile con espulsione nel settore est.
Ogni cappa è dotata di elettroaspiratore autonomo ubicato al di fuori del locale servito, sopra il coperto. L’espulsione è convogliata autonomamente ai ventilatori con condotti in PVC DN 250 per le cappe chimiche; DN 200 per quello sterili con espulsione. Eventuali armadi ventilati collocati in ambiente, stante la modesta portata e l’assenza di ricircolo, sono collegati ai canali della ripresa ambiente. Gli impianti idrico sanitari comprendono l’installazione delle apparecchiature sanitarie e delle linee di alimentazione dell’acqua potabile di consumo. Per ogni distribuzione secondaria di piano, in tutte le circostanze, sono state realizzate reti per acqua fredda, calda e ricircolo, in tubo composito multistrato coibentato con guaina isolante. Per i laboratori della palazzina sono stati predisposti attacchi valvolati all’interno dei locali, per l’alimentazione dei banchi. Sono state altresì allacciate le attrezzature quali lavabi, lavelli, docce di sicurezza, lava occhi e simili. Per la palazzina laboratori è stato installato un impianto di trattamento acqua per la produzione di acqua demineralizzata. Nelle aree di intervento sono stati installati nuovi idranti a parete UNI 45, in cassetta da incasso, allacciati alle predisposizioni già esistenti in prossimità. In sostituzione dell’impianto previsto a base di gare, del tipo watermist, è stata prevista l’installazione di un impianto sprinkler. La rete sprinkler è stata allacciata alla rete antincendio dell’ospedale collocata in prossimità che ha le caratteristiche necessarie a garantire il funzionamento.
Nelle aree oggetto di intervento erano già presenti reti di scarico, colonne e collettori, che sono funzionanti per le attività in essere. Gli scarichi dei reflui di origine umana provenienti dai servizi igienici ed assimilabili vengono recapitati alla rete delle acque nere esistente con smaltimento attraverso la fognatura pubblica.
Per i laboratori della palazzina, oltre alla rete acque nere ove sono allacciati i lavelli e le apparecchiature di lavaggio sono state realizzate due linee per la raccolta degli effluenti che non possono essere smaltiti nella fognatura pubblica, ma raccolti separatamente e conferiti esclusivamente a ditte specializzate per lo smaltimento. I rifiuti speciali sono classificati in due categorie:
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Pericolosi, appartenenti alla famiglia 180103 – saranno raccolti con rete dedicata in 4 serbatoi in polietilene a doppia camera idonei per lo stoccaggio di prodotti chimici. Saranno collocati in un locale del piano interrato entro vasca di contenimento impermeabile avente capacità utile superiore a quella di un singolo recipiente.
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Non pericolosi, appartenenti alla famiglia 180107 – saranno raccolti, analogamente, entro una vasca esistente di capacità 8 mc opportunamente rigenerata per garantirne l’impermeabilità.
Al piano interrato della palazzina ambulatori sono installati n. 6 impianti di drenaggio per allontanare l’acqua di falda che si raccoglie, nel tempo, sopra la quota della platea di fondazione. Ai medesimi pozzetti sono convogliati gli scarichi a pavimento delle aree ove potrebbero verificarsi fuoriuscite di acqua dagli impianti sprinkler, celle frigorifere e simili.
L’uso di gas tecnici è previsto esclusivamente nella palazzina laboratori ed in particolare:
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Aria compressa prodotta con centrale autonoma
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Aspirazione (vuoto) prodotta con centrale autonoma
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Elio, azoto ed argon per i quali è previsto il deposito in bombole
Tutte le reti sono realizzate in tubo di rame trafilato, sgrassato e pulito, dalle centrali ai piani rialzato e secondo. Le colonne principali sono collocate nei due cavedi impianti alle estremità dell’edificio.
Tipologia e descrizione degli impianti ELETTRICI E SPECIALI
La presente relazione ha per oggetto la descrizione degli impianti elettrici e speciali al servizio dei nuovi laboratori di analisi che saranno realizzati all’interno della Palazzina Ambulatori “L” dell’Ospedale Maggiore. L’intervento prevede la realizzazione degli impianti elettrici e speciali ed al servizio degli impianti meccanici ed ausiliari per le seguenti porzioni di edificio:
Piano interrato
Piano esistente per la maggior parte al grezzo che sarà oggetto di interventi edili per la realizzazione di locali di servizio:
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Depositi
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Spogliatoi
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Anti bagni, bagni e docce
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Locale scarichi speciali
In questi locali dovranno essere realizzati tutti nuovi impianti da zero.
Invece nei locali esistenti, quali:
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Locale quadri generale
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Locali uta
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Locali pompe
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Corridoio
Saranno realizzate delle integrazioni agli impianti esistenti.
Piano rialzato
Piano esistente completamente al grezzo che sarà oggetto di interventi edili per la realizzazione dei laboratori di analisi e locali di servizio:
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Area accettazione
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Biochimica alta automazione
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Biochimica speciale
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Area urgenze
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Ematologia e coagulazione
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Urine e fecicelle frigo
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Depositi, locali frigo e tecnologici
Solo a soffitto in corrispondenza del piano atrio esistente adibito ad ambulatori, esiste una distribuzione degli impianti elettrici e speciali del tipo in PVC rigido IP55, che andrà mantenuta inalterata in quanto è al servizio del piano superiore. In questi locali saranno realizzati tutti nuovi impianti da zero.
Piano atrio
Piano esistente per metà completamente al grezzo (la metà esistente è adibita ad ambulatori) che sarà oggetto di interventi edili per la realizzazione di uffici e locali di servizio.
In questi locali al grezzo saranno realizzati tutti nuovi impianti da zero.
Piano primo
Piano esistente completamente utilizzato, adibito ad ambulatori e diagnostica, e non sarà oggetto di alcun intervento.
Piano secondo
Piano esistente completamente al grezzo che sarà oggetto di interventi edili per la realizzazione dei laboratori di analisi e locali di servizio:
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Proteine
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Biochimica speciale farmaco e tossicologia
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Allergologia
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Molecolare
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Ematologia hb e patologiche
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Autoimmunita’ – immunologia
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Ematologia di 2° livello
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Citofluorimetria
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Depositi, locali frigo e tecnologici
In questi locali saranno realizzati tutti nuovi impianti da zero.
Piano copertura
Piano esistente dove saranno ubicate le unità esterne di condizionamento. All’interno dei corpi scale esistenti non sono previsti interventi, a meno del cavedio meccanico in cui saranno posate alcune linee di energia e rete dati al servizio del piano atrio. Tutte le altre linee di energia e di segnale saranno posate nel cavedio elettrico principale zona ascensori. Anche per questo cavedio dovrà essere realizzata la necessaria illuminazione di servizio. A servizio dei nuovi laboratori, sono stati previsti i seguenti impianti:
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Quadri elettrici di distribuzione principale
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U.P.S.
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Distribuzione energia elettrica normale
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Distribuzione energia elettrica privilegiata (classe15)
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Distribuzione energia elettrica di sicurezza (classe 0)
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Distribuzione principale Impianto Luce, Forza Motrice
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Distribuzione secondaria Impianto Luce, Forza Motrice
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Apparecchi di illuminazione normale
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Apparecchi di illuminazione di emergenza
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Impianto di Terra e Protezione Scariche Atmosferiche
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Impianti Elettrici al servizio degli Impianti Meccanici
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Impianto rivelazione incendi
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Impianto diffusione sonora di sicurezza
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Impianto controllo accessi badge
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Impianto TV.cc. (solo predisposizione)
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Supervisione
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Impianto citofonico
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Cablaggio strutturato
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Impianto wi-fi (solo predisposizione)
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Impianto chiamata emergenza bagni e WC
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Impianti al servizio di: porte automatiche
Sono previsti inoltre importanti interventi esterni alla Palazzina Ambulatori “L” per adeguare la sorgente di alimentazione di sicurezza di tipo privilegiato (nuovo G.E. cabina CORPO D), per modificare i quadri locale torre (CORPO MONOBLOCCO) e per realizzare nuove linee dorsali di alimentazione.

LUOGO: BOLOGNA OSPEDALE MAGGIORE
CLIENTE: AZIENDA USL CITTA’ DI BOLOGNA – OSPEDALE MAGGIORE
ANNO: 2013
COMMITTENTE: L+PARTENER Milano via Alberto Giussano 21
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